Dopo circa 18 mesi di lavoro, di selezione del tabacco, di prove sulla liga, sono stati presentati i nuovi sigari sabato 5/11 presso Hotel Bulgari di Milano.
Il formato in degustazione era il torpedo. Carattere maschio, deciso. Pur avendo un tiraggio molto corretto, il sigaro pieno, anzi stracolmo di tabacco brucia lentamente.
La fascia brucia piano-piano: si consuma lentamente e regala ad ogni puff una forza aromatica ben precisa e di carattere; fatto con due foglie di ligero, la prima proveniente dalla valle di estelì regala una maggior forza nicotinica, mentre la seconda di Jalapa dona più aromaticità.
Il sigaro è costruito alla vecchia maniera cubana con doppia capote. La foglia di capa è anch'essa nicaraguense, e non è stata facile la sua selezione, così racconta Claudio: "sono partito dalla foglia di capa per selezionare le altre foglie e la liga". Questa non è tra le migliori dal punto di vista estetico, potrebbe essere più bella, ma perderebbe forse un po' del suo "gusto".
La combustione è un po' irregolare, il braciere non corre uniformemente e complice anche la giornata umida all'aperto è necessario un po' di riaccensioni: questi però sono solo leggere controindicazioni alle quali si contrappongono le qualità oggettive delle foglie, dal punto di vista aromatico e nicotinico.
I sigari fumati hanno 5 mesi di escaparade, un mese meno rispetto ai 6 previsti per per quelli che verranno commercializzati in Italia.
Entro Natale dovrebbero arrivare tutte e tre le vitole previste che sono Robusto, Torpedo e Toro.
Il sigaro e le bollicine
Stefano Bertini di BLS
Claudio Sgroi
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